lunedì 5 dicembre 2011

Sint (2010) - Dick Maas

<< I tuoi genitori ti hanno detto solo che Lui non esiste... >>

" 5 Dicembre, 1492, Luna Piena..
Sint Niklas sta arrivando sul suo cavallo bianco, ed ogni famiglia del villaggio pone fuori dalla porta di casa le proprie scarpe,  ricolme di cibo da donare al Santo.
Ma questo non basta, perché Sint Niklas e la sua banda di pirati saccheggiatori vogliono argento, oro, carne, schiavi e vergini, e, se le loro richieste non saranno esaudite, sfonderanno le porte, si caleranno dai comignoli e faranno scorrere altro sangue.
I paesani reclamano giustizia, e nella stessa notte decidono di vendicarsi, rivoltosi appiccano un incendio sulla nave dei banditi, e finalmente il Vecchio viene arso vivo. L' Incubo è finito..


  5 Dicembre, 1968, Luna Piena..
È la Notte dei Pacchetti, e come da tradizione i bambini riempiono le proprie scarpe di cibo da offrire a SinterKlaas, cantano canzoni in suo onore intorno al camino e aspettano che lui arrivi nella notte per ricompensarli con dei doni.
Ciò che riceveranno, però, non sarà altro che la Morte.
Sint Niklaas è tornato dall' Inferno bramoso di sangue, e lo farà ogni notte del 5 Dicembre in cui la Luna sarà Piena.


  5 Dicembre, Presente, Luna Piena...   "

Sint è un film Horror Olandese del 2010 diretto dal regista Dick Maas, qui all' ennesima collaborazione con l' attore connazionale Huub Stapel.
Maas non è certo nuovo al genere Horror,  già autore di film come De Lift - L' Ascensore, del 1983, ed il suo remake americano Down, del 2001 con Ron Perlman e Naomi Watts, Amsterdamned, 1988, Do Not Disturb - Non Disturbare, del 1999 con William Hurt, oltre che numerosi cortometraggi e addirittura,  nel 1993, l' episodio Transylvania, January 1918 della serie TV Le Avventure del Giovane Indiana Jones.

Si tratta naturalmente di un B-Movie, e va quindi considerato relativamente.
A parte la buona premessa, il film non ha una grande trama, anzi, ne ha ben poca.
Effetti speciali digitali abbastanza arrangiati, ed effetti tradizionali non da meno, con make-up praticamente pietosi, ma probabilmente più che dignitosi per un film olandese.
Musiche in MIDI composte dallo stesso Maas, solitamente sceneggiatore, produttore, regista e compositore  delle colonne sonore dei propri film.

Non mancano, bisogna ammetterlo, scene molto ben realizzate ricche di tensione, oltre che rari ma piacevoli elementi splatter.

Sint Niklas, o SinterKlaas, figura tipica dei Paesi Bassi o del Belgio, potrebbe facilmente essere scambiato per Santa Claus, Babbo natale, ma in realtà si tratta di due figure differenti, che conservano semmai un' origine comune. Sint Niklaas ha infatti poco a che fare con il Natale, e viene festeggiato appunto il 5 Dicembre, vigilia di San Nicola.
Tradizionalmente, oltre a cavalcare un cavallo bianco, è accompagnato da Zwarte Piet, "Peter il Nero", un ragazzo dalla pelle scura, con il compito di aiutare il Santo. Nel film gli Zwarte Piet non sono altro che gli sgherri di Sinterklaas, neri poiché morti carbonizzati durante l' incendio iniziale.

Alcune polemiche sono nate a causa del poster del film, esposto per le strade del paese. Secondo alcuni genitori il demoniaco Sint Niklas raffigurato nel poster avrebbe potuto danneggiare l' immagine classica del santo e addirittura rovinare la festività, oltre che provocare traumi nei bambini.
La richiesta di rimuovere ogni manifesto del film non è stata però accolta dai tribunali Olandesi, poiché il volto mutilato del santo non è in effetti granché visibile.
Secondo Maas, così come i genitori avrebbero potuto continuare a far credere ai propri figli che Sinterklaas esiste realmente, gli avrebbero anche potuto dire che quello raffigurato nel poster non è quello reale.
Il Poster ha poi vinto il TV Krant Filmposter Award 2010, premio annualeolandese per "Il Miglior Poster Cinematografico dell' Anno", secondo i voti del pubblico..


Per quanto riguarda le date fornite circa il verificarsi della Luna Piena il 5 Dicembre, sorgono dei problemi.
Consultando dei Calendari Perpetui ( http://astro.liceofoscarini.it/calendarmese.phtml?JD=2266350&Day=5&Month=11&Year=1492&Emisfero=1 ; http://xoomer.virgilio.it/esongi/calcoloperpetuo.htm ) si scopre che in realtà nel 1492 la Luna Piena si è verificata nella notte fra il 3 e il 4 Dicembre. nel 1968 si verifica fra il 4 e il 5 Dicembre; in ogni caso mai nella notte fra il 5 e il 6, lasso di tempo in cui viene festeggiato il santo.

Di seguito una serie di Concept Art del film,  di cui si segnala anche il sito internet ufficiale http://www.sintdefilm.com/ ..

Film da vedere? Da non vedere? Giudicate voi stessi. Ecco Trailers e Clip..


sabato 29 ottobre 2011

Trick 'r Treat Halloween Marathon (2011)

E' il 1996 quando Michael Dougherty produce, fotogramma per fotogramma, quel piccolo capolavoro animato di Season's Greetings, in cui faceva la sua prima comparsa l' apparentemente dolce Sam, che a quel tempo in realtà non aveva ancora un nome.
Circa 12 anni dopo, partendo da quel corto, il regista produce Trick 'r Treat, film semi-antologico che, nonostante abbia ottenuto una semplice distribuzione direct-to-DVD, ha acquistato una buona fetta di consensi e notorietà. Si pensi che i prodotti derivati dal film includono un adattamento fumettistico, busti e miniature in vinile da collezione, oltre che il libro dietro-le-quinte Trick 'r Treat: Tales of Mayhem, Mystery & Mischief.

Proprio per questa fama, FEARnet quest' anno ha deciso di trasmettere il film per tutta la giornata di Halloween, 24 no-stop, e per celebrare l' occasione Dougherty ha prodotto una serie di brevissimi ma ben fatti cortometraggi/spot/conto alla rovescia.
LaetAngustia ve li ripropone tutti, partendo dal primo, intitolato Half Way to Halloween, e risalente addirittura alla scorsa Pasqua, ovvero a metà strada per Halloween..


A 5 mesi da Halloween, in occasione della festa del papà, segue Trick 'r Treat - Father's Day, diretto da Zach Shields..


A solo 2 mesi dal 31 Ottobre, con la riapertura delle scuole, Trick 'r Treat - Back to School, diretto da Harold Zam, e di cui è presente anche un interessante dietro-le-quinte..


Il più riuscito, rimane in ogni caso il corto Making Friends, diretto da Dougherty in persona. Una breve storia fra il Tenero e il Macabro, in cui si cita uno dei massimi capolavori dell' Horror..


Infine i registi Michael Dougherty e Zach Shield ci ricordano le 4 fondamentali regole da seguire ad Halloween, con tanto di dietro le quinte..





Sulla pagina dedicata di FEARnet sono presenti foto promozionali, dietro-le-quinte e Concept Art. Aspettiamo inoltre nuove notizie circa il sequel del film, al quale Dougherty ha annunciato di essere al lavoro..

LaetAngustia vi augura infine un Buon Halloween, e vi consiglia di recuperare qualsivoglia pellicola Horror di buona fattura e guardarla a luce spenta fra amici, reali o immaginari, vivi o morti..


EDIT 05/11/"11 - Naturalmente il 31 la festa è finita, tutti i demonietti e gli spiritelli sono tornati a riposare, ma non c'è bisogno di rattristarsi..
FEARnet, con questo Trick 'r Treat - The Day After diretto da Harold Zam, ci ricorda che manca solo un anno ad Halloween, e alla nuova maratona di Trick 'r Treat.. Inizia il conto alla rovescia..

venerdì 4 marzo 2011

The Tell-Tale Heart (1953)

Uno dei racconti brevi più emotivamente coinvolgenti dello scrittore Edgar Allan Poe è senz' altro The Tell-Tale Heart, tradotto per lo più come Il Cuore Rivelatore, ma anche noto come Il Rumore del Cuore, pubblicato per la prima volta nel Gennaio del 1843 sulla rivista The Pioner, dietro compenso di 10 dollari...

Fra i diversi adattamenti cinematografici, salta all' occhio l' omonimo cortometraggio animato The Tell-Tale Heart, diretto nel 1953 da Ted Parmelee, regista di numerose animazioni, come la serie animata Rocky & Bullwinkle Show, del 1959.
Originariamente annunciato come cortometraggio in 3D, a produrlo è la UPA, United Production of America, casa di produzione americana che si propone di produrre film d' animazione a basso costo, ma non per questo di minore qualità, puntando sulla semplificazione dello stile e l' uso di pochissimi fotogrammi per secondo, la cosiddetta "Animazione Limitata", e lasciando alla mente dello spettatore di divenire parte integrante del processo creativo.
Il così netto distacco dai canoni di realismo in cui sono costrette le animazioni di grosse case come la Disney o la Warner Bros è tra l' altro ricollegabile al fatto che la UPA nasce accogliendo quei lavoratori di queste case che erano stati licenziati o si erano dimessi perchè sottopagati.

La sceneggiatura si deve a Bill Scott, sceneggiatore, attore e doppiatore, e a Fred Grable, animatore di serie animate come Star Trek, del 1973, What's New Mr. Magoo?, del 1977 e creato dalla stessa UPA, The New Adventures of Batman, del 1977, e The Fonz and the Happy Days Gang - Fonzie e la Happy Days Gang del 1980, oltre ad alcuni episodi di Scooby Doo.
Fra i disegnatori troviamo Paul Julian, reduce dalla Warner Bros, e niente meno che creatore del verso "Beep-Beep" dell' ormai omonimo Road Runner.

A dare la voce al protagonista e narratore della vicenda è l' attore inglese James Mason, noto per la sua interpretazione nel film Lolita, adattamente dell' omonimo romanzo di Nabokov diretto da Stanley Kubrick nel 1962 , ma anche visto ne Le Notti di Salem, film per TV del 1979 basato su un romanzo di Stephen King.

Prodotto assolutamente non da sottovalutare solo perchè Cortometraggio d' Animazione, The Tell-Tale Heart è il primo in questa categoria ad essere stato classificato "Per Soli Adulti" dalla censura del Regno Unito, e ciò nonostante nel corto non si faccia menzione ad alcun "cadavere smembrato", a differenza del racconto originale.
Sempre nel 1953, il corto riceve anche una nomination per l' Academy Award, il Premio Oscar, come "Miglior Cortometraggio Animato negli Stati Uniti", premio poi andato al corto Toot, Whistle, Plunk and Boom, della Disney.

Poco c'è da dire a riguardo della celeberrima trama, specie contando i soli 7 apprezzabilissimi minuti di durata del corto, proposto qui in lingua originale...
L' introduzione dice: < Il filmato che state per vedere è basato su una storia raccontata circa un centinaio di anni fa dal più grande Maestro del Dramma e della Suspense d' America...
La storia è narrata attraverso gli occhi di un folle...che, come ognuno di noi, credeva d' esser sano. >.


lunedì 28 febbraio 2011

Chiavi di Ricerca LUGLIO 2010-DICEMBRE 2010; GENNAIO 2011; FEBBRAIO 2011

Posto qui le Chiavi di Ricerca utilizzate dall' apertura del blog sino ad ora, ovvero quelle parole grazie a cui la gente è riuscita ad arrivare, il più delle volte casualmente, a LaetAngustia tramite i motori di ricerca.
Purtroppo la piattaforma Blogger non permette di visionarle tutte, cancellando col tempo le più vecchie e conservando giusto le più frequenti, e molte fra le più particolari sono andate perdute, ma vale comunque la pena leggere le restanti, a volte molto curiose e divertenti, se non a volte surreali ed enigmatiche, ma che ben riescono a dare con ironia un' idea generale di ciò che il blog ha da offrire.
Nello specifico, in coda, le Chiavi di ricerca dei mesi di Gennaio e Febbraio 2011.


LUGLIO 2010/ DICEMBRE 2010
omicidii
discorso karscoe celo
keats quella notte barone sognò      
nosferatu il principe della notte      
rasputin avvelenato pugnalato      
stanlio-e joker+film      
una sorta di parodia      
2022 sopravvissuti soylent green commenti      
attore uomo invisibile
l'eredità stanlio ollio streaming  
rasputin avvelenato pugnalato  
film ambientati in russia zarevic  
film lui invisibile  
george herbert wells l' uomo invisibile  
grinch 1963  
guillermo del toro blogspot      
guillermo del toro commenti  
laetangustia
rasputin dead
che ore solitarie trascorse
edgar allan poe il silenzio rimane intatto l'oscurita nessun segno di vita
il ritorno dei pomodori assassini streaming
immagini di cronos
immagini di donne straziate
l'attore di the invisible
del regista messicano guillermo 3
l'eredità stanlio ollio streaming 3
cronos guillermo del toro streaming 2
keats quella notte barone sognò 2
aristocrazia nera e i soprusi verso il popolo in italia nel 1930
bugs bunny transylvania
l'oscurit? non diete nessun segno di vita
chi e the invisible man?
chiesa "in the dark" lovecraft
film 2022 i sopravvissuti 1973
il monaco nero commento

GENNAIO 2011
laetangustia
l'estraneo lovecraft castello coperto d'edera
laetangusngustia
mickey mouse the mad doctor
202 anniversario nascita poe
2022 i sopravvissuti richard fleischer
stanlio e olio nella casa infestata
la casa di cthulhu film
quella notte il barone sognò molte sciagure,
andrew leman the call of cthulhu megaupload
cthulhu andrew
david griffith poe
mickey mouse the mad doctor
outsider lovecraft
+trama la casa di cthulhu
foto di padre mayii
era transilvania di bugs bunny
nosferatu herzog

FEBBRAIO 2011
laetangustia
quella notte il barone sognò molte sciagure, e tutti i suoi ospiti guerrieri, in forma ed apparenza di streghe, larve e grassi vermi delle sepolture, a lungo tormentarono i suoi sogni. keats
specchio arco dorato lovecraft
stanlio ollio maggiordomo moglie
the call of cthulhu film muto
the call of cthulhu film muto streaming
uomo invisibile film(2010)
melies george trucchi
karscoe selo
insetto toro
illusion-o william castle
forza burst of strength
estraneo lovecraft
david wark griffith
david w griffith edgar allan poe
nosferatu streaming muto italiano
cartone animato muto protagonista bimba
cronos 1992 italian -subtitles
nosferatu herzog
call of cthulhu link sottotitoli ita film
call of cthulhu non parte
cronos del toro megavideo ita
cthulhu leman
esorcista crema piselli
film leman
il richiamo di cthulhu andrew leman ita torrent
il ritorno dei pomodori assassini streaming
l'eredità laurel
rasputin patto con il diavolo
film francese bianco nero chitarra
cyrus dinosauri
stephen king film aeroplano fantasma
glenn miller "pubblico dominio"
sciamani guaritori russi
film francese patto diavolo
transilvania 5000 bugs
torrent ita stanlio ollio via convento
� � 2009
nosferatu il principe della notte ita megaupload
alchimia streaming stanlio e ollio
lapis philosophorum e l' inquisizione
chuck jones blogspot
rasputin lascivo

venerdì 21 gennaio 2011

Le Manoir du Diable (1896) - Georges Méliès



Dunque, premettiamo che oggi è l' anniversario di morte di uno degli scrittori più importanti del secolo scorso, Eric Arthur Blair, forse meglio noto con lo pseudonimo di George Orwell, nato il 25 Giugno del 1903, e morto appunto il 21 Gennaio del 1950.
Purtroppo non è questo il luogo più adatto per parlarne, dato che poco Orwell ha a che fare con il macabro, sebbene i suoi lavori ci mettano in guardia da Orrori tutt' altro che Umani...



Passiamo dunque all' anniversario di morte di una figura importantissima nel campo del Cinema, vale a dire il regista e illusionista francese Maries Georges Jean Méliès, nato a Parigi l' 8 Dicembre del 1861, e morto il 21 Gennaio del 1938.

Brevemente, se i Fratelli Lumière si possono considerare i padri del Cinema, due padri che non vedevano futuro per il proprio figlio, si può dire che George Méliès ne sia il patrigno.
Al rifiuto dei Lumière di vendere i propri brevetti, Méliès si vede costretto a ricreare l' invenzione dei fratelli, per poi perfezionarla.
È a lui che si deve infatti l' introduzione di tecniche oggi ritenute basilari, come ad esempio il Montaggio, usato dal regista in modo giocoso per mettere in scena nuove forme estreme di Illusionismo con cui sbalordire il pubblico.
Grazie a trucchi di montaggio, lui riesce ad esempio a far sparire oggetti e persone, semplicemente smettendo di filmare il soggetto, e poi tornare a riprendere quando questo è stato tolto dall' inquadratura, o magari è stato sostituito con un altro oggetto o un' altra persona. Si dice che lui abbia inventato questa tecnica, chiamata Stop Trick, casualmente, mentre riprendeva il traffico di una stradina di Parigi. Al passare di una carrozza, la macchina da presa smise accidentalmente di riprendere, per poi tornare a funzionare al passaggio di un carro funebre. Il relativo effetto su pellicola fu l' improvvisa e inaspettata trasformazione della carrozza nel carro funebre.
Da citare è poi l' introduzione del "colore". Si pensi che questo lavoro veniva svolto da donne che manualmente coloravano la pellicola in ogni sua parte, un fotogramma alla volta.
Grazie a geniali metodi sperimentali di impressionare e manipolare la pellicola, lui può sdoppiarsi, può trasmutarsi, può sparire e riapparire, ingrandirsi e rimpicciolirsi, muoversi più velocemente o più lentamente, può trasportare il pubblico su nuovi, bizzarri e fantastici mondi.
 Georges Méliès è in pratica colui che viene definito "l' Inventore degli Effetti Speciali", nonchè il promotore del cinema di Fantascienza, ed è da citare qui il bellissimo e iconico Le Voyage dans la Lune del 1902.

Arriviamo ora al nostro campo, poichè si attribuisce a Méliès persino la realizzazione del primo film dell' Orrore.
Si tratta della pellicola, ovviamente muta e in Bianco & Nero, Le Manoir du Diable, diretta e interpretata da Méliès nel 1896, e proiettata il 24 Dicembre dello stesso anno nel Teatro Robert Houdin di Parigi.
Così come la gran parte delle produzioni del regista, il corto presenta elementi soprannaturali, stavolta tendenti appunto ad un atmosfera più cupa, come Scheletri, Streghe, Fantasmi e Diavoli, tra cui spicca la figura di Mefistofele, interpretato dallo stesso Méliès, sempre pronto a mettersi in gioco.
Assieme a lui recita la moglie Jeanne d' Alcy, in assoluto la prima attrice cinematografica francese, qui appunto alla sua prima apparizione.
Per una durata di 3 minuti circa, il corto, nelle sue scenografie semplici, non è che l' ennesimo pretesto del regista per mettere in scena i trucchi del mestiere, e stupire tutt' oggi il suo pubblico.

Ecco il corto...

mercoledì 19 gennaio 2011

Edgar Allen Poe (1909) - D.W. Griffith

In occasione del 202° anniversario di nascita di uno dei grandi maestri della Letteratura, Edgar Allan Poe, nato a Boston il 19 Gennaio 1809, essendo difficoltoso lasciare la solita mezza bottiglia di cognac assieme alle tre rose sulla sua tomba a Baltimora, mi limito a pubblicare qui in suo onore il cortometraggio muto Edgar Allen Poe, diretto nel 1909 da uno dei grandi maestri del Cinema, David Wark Griffith, il cui anniversario di nascita cade tra l' altro a breve, il 22 Gennaio.

La pellicola ha una durata di soli 7 minuti e fu prodotta dalla American Mutoscope and "Biograph" Company in occasione del centenario della nascita delLo Scrittore.
La presentazione del cortometraggio dice << Come molti film.della Biograph di questo periodo, i cartelli testuali di Edgar Allen Poe (1909) mancano nelle copie sopravvissute. Fortunatamente, l'impatto del film di Griffith difficilmente viene sminuito dall'assenza di informazioni testuali >>.
E aggiunge << Gli storici ritengono che l'errata scrittura del nome di Poe in "Allen" sia dovuta alla fretta della Biograph di finire in tempo il film per il centenario della nascita dell'autore >>.
Il film infatti, uscì nelle sale solo l' 8 Febbraio dello stesso anno.

La trama ripercorre in modo romanzato, miscelando fantasia e tragica realtà, la composizione di uno dei più grandi lavori del Maestro, il poema The Raven, il Corvo.

Ad interpretare il poeta troviamo Herbert Yost, mentre Virginia, moglie del poeta, è Linda Arvidson, moglie dello stesso Griffith.

" E il corvo, non svolazzando mai, ancora si posa, ancora è posato
sul pallido busto di Pallade, sovra la porta della mia stanza,
e i suoi occhi sembrano quelli d'un demonio che sogna;
e la luce della lampada, raggiando su di lui, proietta la sua ombra sul pavimento,
e la mia, fuori di quest'ombra, che giace ondeggiando sul pavimento
non si solleverà Mai Più! " 



giovedì 13 gennaio 2011

The Call of Cthulhu (2005) - Andrew Leman

 « Ph'nglui mglw'nafth Cthulhu
R'lyeh wgah'nagl fhtagn »
( Nella sua dimora di R'lyeh il morto Cthulhu attende sognando )

Attenti agli Spoiler... 
"Il paziente di un manicomio,  un uomo il cui nome non ci viene rivelato, un uomo dall' aria tuttavia lucida, sebbene visibilmente turbato e malinconico, scongiura il suo psichiatra di dare alle fiamme un misterioso Diario, perchè nessun altro venga a conoscenza di ciò che vi è scritto.
Si tratta del Diario ereditato, assieme ad altri documenti, alla morte di un suo vecchio prozio, il Professor Angell, un Archeologo.
Le pagine, gli appunti e gli articoli di giornale correlati, hanno stranamente tutti a che fare con enigmatici avvenimenti accaduti pochi anni prima in ogni parte del mondo, tutti nella settima attorno al 27 Marzo 1927, avvenimenti su cui l' archeologo aveva deciso di indagare, così come il suo nipote dopo di lui.
Le loro scoperte, attraverso le dirette testimonianze di sinistri individui, oniriche e spaventose visioni di ciclopiche e antiche città ormai in rovina, e isterici e macabri rituali, riveleranno l' esistenza del Culto della "divinità" Cthulhu.
Quello che si ode è il suo orribile Richiamo, e non può che portare chi lo segue alla Follia e, poi, alla Morte..."

 The Call of Cthulhu è un film muto del 2005, diretto da Andrew Leman, che produce la pellicola assieme allo sceneggiatore Sean Branney.
Questa piccola perla è il primo adattamento cinematografico di quella che è probabilmente la più conosciuta fra le opere dello scrittore americano Howard Phillips Lovecraft, ovvero l' omonimo racconto The Call of Cthulhu, il Richiamo di Cthulhu, scritto nel 1926 (e chi non ha mai sentito parlare di Cthulhu sarà il primo a perire sotto i suoi tentacoli al suo risveglio).

Il film è distribuito dalla H.P. Lovecraft Historical Society, "HPLHS", di cui Leman è co-fondatore, società che promuove la realizzazione di Opere Letterarie, Film, Musiche, Giochi, Spettacoli Teatrali e Radiofonici basati sulla produzione dello scrittore di Providence.
La tecnica utilizzata è quella del Mythoscope, che, combinando varie tecniche cinematografiche, permette alla pellicola di assumere le affascinanti atmosfere, rigorosamente in Bianco & Nero, dei film horror dei primi anni "20, accordandosi così al periodo in cui si svolge la trama, nonchè a quello in cui la storia è stata scritta e pubblicata.
Il tutto, recitazione e musiche incluse, funziona molto bene, e, a parte qualche piccolissima pecca a livello tecnico, risulta molto suggestivo e coinvolgente, non per nulla è vincitore di diversi premi...

La trama rimane abbastanza fedele a quella dell' opera di Lovecraft, e se ne distacca giusto in qualche piccolo passo non troppo rilevante.
I fondali e i modellini usati per alcune scene sono semplici ma ben realizzati, sebbene a volte si noti abbastanza l' uso del Green Screen.
A quanto pare l' uso del Bianco & Nero ha aiutato non poco, dato che, eliminando totalmente il problema del colore, non è stato necessario spendere troppo tempo nella decorazione del set.
Le visioni oniriche mi hanno riportato alla mente la spigolosità degli scenari dell' espressionista das Cabinet des Dr. Caligari, il Gabinetto dei Dottor Caligari, diretto nel 1920 da Robert Wiene, oltre che il Tim Burton dei primi periodi, che comunque probabilmente si rifà a sua volta all' espressionismo tedesco (ad esempio l' Edward Scissorhands di Burton mi ricorda alla lontana il Cesare di Wiene).
Non ho apprezzato tantissimo la resa estetica di Cthulhu, troppo smilzo rispetto all' immagine imponente che ne avevo in mente, ma rimane buono l' uso dello Stop Motion che gli da le movenze.
Diciamo che il film alterna scene davvero perfette a scene che potevano esser realizzate meglio...

Volendo c'è anche il sito ufficiale, all' indirizzo www.cthulhulives.org/cocmovie/index.htm, dove si può leggere una sorta di Diario di Realizzazione, trovare maggiori informazioni sul cast, e ascoltare le musiche del film, in più ci si può ricollegare al sito della HPLHP per dare una sbirciata ai progetti futuri.
È possibile vedere la pellicola in streaming a questo indirizzo su megavideo. La durata è di soli 46:44 minuti.

Piccola parentesi, ho scoperto che il nome del professor Angell deriva probabilmente da Angell Street, strada in cui Lovecraft ha vissuto nella sua infanzia.
Da sottolineare il piccolo cameo, nella primissima scena del film, del dipinto Notte Stellata, di Vincent van Gogh.

The Call of Cthulhu è un film muto del 2005, basato sull' omonimo Capolavoro di H.P. Lovecraft.
Qui il trailer...

sabato 8 gennaio 2011

Resting in the Blues

« Early this morning, when you knocked upon my door

and I said “Hello Satan. I believe it’s time to go”. »
(Stamattina presto, quando hai bussato alla mia porta / ed io ho detto: “Ciao Satana. Credo sia ora di andare”)

Conoscevamo un certo Robert che veniva dal sud, dal Mississippi, dove il fiume si apre a delta e si getta nell’oceano. Era da poco sposato con una ragazza giovanissima. Diceva di amare la musica, di saper suonare la chitarra e l’armonica. Ma noi tutti lo reputavamo un inetto, poco portato per la musica: allo strumento era goffo e patetico, assolutamente inespressivo; del resto, era bastata qualche serata con le chitarre in mano a dimostrarlo.
La moglie aspettava un bambino, e tutti e due si erano trasferiti giù a Robinsonville. Da qui in poi sappiamo solo che lei morì durante il parto e che quel Robert, quell’impacciato chitarrista, scomparve.

« I got to keep moving… blues’ falling down like hail…
There’s a hall-hound on my trail. »
(Devo muovermi / il blues viene giù come grandine / C’è un demone infernale sulle mie tracce)

Per un anno intero nessuno vide né sentì notizia di quel tale. In fondo a nessuno mancava la sua goffaggine. Qualcuno credette di riconoscerlo in una tenebrosa figura che si aggirava imbracciando una chitarra, di notte, tra le lapidi dei cimiteri di tutto il delta del Mississippi. 
Fatto sta che Robert Johnson ricomparve, ma non poteva essere più diverso e distante dall’immagine impacciata e spenta, mortificata, di quell’infelice suonatore degli inizi.
Dove era stato in quei mesi? Chi aveva incontrato? Cosa aveva visto perché il suo cantato risuonasse così simile ad un pianto straziante e glaciale? Cosa era successo alle sue mani, che così prodigiosamente “facevano parlare” le corde della chitarra? Chi o cosa aveva inferto alla sua voce quel timbro così profondo e dolente? Nessuno sapeva spiegarselo.
Iniziò a suonare nei locali. Tutti ne rimanevano strabiliati, turbati; lui aveva il blues, sembrava aver visto cose che nessun’altro poteva immaginare, orrori ancestrali, che ogni volta prendevano vita dalle sue corde vocali e dalla sua chitarra.

« I went down to the crossroad,
fell down on my knees »
(Arrivai giù al crocevia / e caddi sulle mie ginocchia)

Cominciarono così a circolare strane voci. Lui non accennava mai a nulla, ma le canzoni parlavano al suo posto…
Si venne a sapere di una mezzanotte, una buia mezzanotte di uno di quei giorni di disperato vagare. Poor Bob era caduto sulle ginocchia, sopraffatto dall’oscurità che gli incombeva sulle spalle, forse rivolgendo disperate preghiere, a Dio o al Demonio. Uno dei due gli rispose.
In quel desolato incrocio, di una zona sconosciuta, in quella notte imprecisata, Robert fu avvicinato da una strana figura. Parlarono – cosa si dissero, chi può dirlo? – forse Robert continuò a gemere e guaire sulle sue ginocchia, supplichevole…
Così ne uscì trasfigurato, così cominciò a suonare come nessun altro al mondo, a cantare storie da far venire i brividi, ad urlare e piangere con le note.
Però non era più lui. Selvaggiamente dedito alla bottiglia e al sesso facile, a stento lo ricollegavamo al vecchio Robert: era come maledetto, dannato. Si racconta che in fondo ai suoi occhi brillassero fiamme nere e perverse… un corpo senz’anima.
 
E forse senz’anima lo era davvero: quando la sua fama stava crescendo, quando il suo blues era celebre in tutto il delta, quando aveva tenuto con un discografico qualche seduta di registrazione, proprio allora fu richiamato: morì, sofferente, dopo giorni di agonia, per motivi che nessuno comprese mai.
Di lui non ci restarono che gli sconvolgenti ricordi e qualche registrazione… Aveva avuto il blues, ebbe il suo prezzo da pagare.
Chiedete in giro, vi sapranno indicare che fine fece quel che restava dell’anima di Robert Johnson alla sua morte…

« Me and the Devil
was walking side by side »
(Io e il Diavolo / camminavamo fianco a fianco)